Di cosa mi occupo
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A cosa serve un percorso di sostegno psicologico? Chi ha davvero bisogno dello Psicologo?!
SPOILER ALERT: Lo psicologo NON è per tutti MA per chiunque voglia lavorare su se stesso per migliorare la propria condizione.. e spesso anche quella di chi ci sta intorno!
Un percorso di supporto psicologico può avere infatti diversi obiettivi. Può aiutarti a ritrovare dentro di te le risorse necessarie ad affrontare momenti di incertezza o difficoltà. Può essere utile per migliorare alcuni aspetti della tua vita di cui noi sei particolarmente soddisfatto. Oppure aiutarti a prendere atto di possibili circostanze sgradevoli, ma al di fuori del tuo controllo, imparando a riconoscere questa fondamentale differenza. Può essere un processo di scoperta di te stesso e di lavoro sul tuo benessere generale.
…e tanto altro!
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L’adolescenza rientra tra le fasi più delicate della vita non soltanto dell’individuo ma dell’intera famiglia. Lo psicologo può assumere un ruolo molto importante nel supporto alla crescita del giovane.
Infatti, in questo periodo il/la ragazzo/a può sperimentare alcuni momenti di disagio dal punto di vista emotivo, relazionale o comportamentale. Nella maggior parte dei casi si tratta di manifestazioni tipiche della fase stessa e quindi momentanee. Altre volte invece, se determinate manifestazioni persistono o risultano essere eccessivamente impattanti, può essere utile intervenire, richiedendo quindi un supporto psicologico, al fine di evitare che determinati sintomi si cronicizzino e diventino un ostacolo per il normale sviluppo dell’individuo.
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Si tratta di un processo di consulenza e supporto psicologico, che ha l’obiettivo di favorire nell’individuo (adolescente, giovane adulto o adulto) il riconoscimento e lo sviluppo delle proprie attitudini e punti di forza. Approfondire la conoscenza di se stessi, soprattutto all’interno di un ambiente sicuro, favorisce la crescita personale, il benessere psicologico ed è fondamentale rispetto al raggiungimento del senso di autorealizzazione.
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Partiamo da un presupposto fondamentale: ogni coppia è unica.
Dunque, non può esistere una formula magica applicabile ad ogni coppia allo stesso modo. Spesso le coppie hanno bisogno di tempo e di sperimentare diverse modalità per trovare la propria, cioè quella più funzionale ad entrambi gli individui che la compongono.
A volte ciò che in passato ha funzionato, anche per molto tempo, smette di funzionare e i motivi posso essere vari. La coppia può ritrovarsi ad affrontare nuove sfide, fasi di vita diverse o momenti di crisi.
In tutti questi casi (e molti altri) può rivelarsi necessario un punto di vista esterno e competente per capire insieme se e come trovare una nuova modalità che sia più adatta.
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Le famiglie affrontano varie fasi e tutte con compiti evolutivi diversi.
In ognuna di queste fasi è possibile che una coppia genitoriale o un singolo genitore si ritrovi ad affrontare momenti di difficoltà o più semplicemente di incertezza.
Un percorso di supporto alla genitorialità può aiutare il genitore o i genitori a ritrovare l’orientamento ed il senso del proprio piano educativo, sciogliere incomprensioni familiari, trovare strategie di relazione, comunicazione e risoluzione dei conflitti più funzionali e molto altro, a seconda della situazione specifica.
Supporto Psicologico Individuale (Adulti o Adolescenti)
ONLINE o IN STUDIO
45€
Supporto Psicologico di Coppia o alla Coppia Genitoriale
IN STUDIO
60€
Le spese sostenute per il supporto psicologico rientrano tra le spese sanitarie e sono quindi detraibili ai fini fiscali
Domande Frequenti
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Sia lo psicologo che lo psicoterapeuta devono aver conseguito una laurea specialistica in psicologia, essere abilitati alla professione ed essere iscritti all’Albo A dell’Ordine di appartenenza.
Lo psicologo può svolgere attività di prevenzione, diagnosi, sostegno e consulenza rivolte al singolo, alla coppia, ai gruppi ed alla comunità.
Lo psicoterapeuta invece, ha conseguito anche una specializzazione post-lauream in psicoterapia presso una scuola di specializzazione, della durata di almeno quattro anni. Grazie a questa ulteriore formazione teorico-pratica, lo psicoterapeuta, a differenza dello psicologo, può occuparsi di disturbi psicopatologici attraverso l’impiego di tecniche specifiche di psicoterapia scelte anche in base all’orientamento teorico di riferimento del professionista (cognitivo-comportamentale, sistemico-relazionare, psicoanalitico..).
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Lo svolgimento delle sedute dipende molto dalla fase in cui si collocano e dagli obiettivi del percorso.
In linea generale i primi incontri saranno di conoscenza e di definizione della domanda e degli obiettivi. I colloqui, secondo il mio approccio teorico e personale, corrispondono ad un dialogo bi-direzionale e quindi ad una co-costruzione di significato.
La durata dei colloqui è di un’ora.
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Assolutamente no, non ci sono regole di questo tipo. Ogni coppia è diversa e quindi anche le necessità di questa sono varie. Un sostegno psicologico può essere utile in svariati momenti di vita della coppia.
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Anche in questo caso i motivi sono molteplici e soggettivi.
A volte la coppia può arrivare in studio portando un motivo preciso e ben definito fin da subito. Altre volte invece può chiedere un supporto perché avverte che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe ma che non riesce a circoscrivere con precisione. In altre circostanze ancora i due individui che compongono la coppia portano domande diverse e sarà quindi necessario riuscire a coniugarle in qualche misura.
In ogni caso il lavoro con il professionista, soprattutto nelle prime fasi, sarà utile a chiarire obiettivi, finalità e modalità del percorso.
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In nessun caso è funzionale convincere o addirittura costringere qualcuno a intraprendere un percorso di sostegno psicologico, dato che questo per essere utile necessità di una motivazione personale di base.
Ciò che possiamo fare è spiegare all’altro le motivazioni per cui noi in prima persona ne sentiamo il bisogno e quindi portare un suggerimento, sarà poi l’altro a decidere se accoglierlo o meno. Nel caso in cui il partner si renda disponibile ad intraprendere un percorso di sostegno psicologico di coppia, si valuterà insieme al professionista, nelle primissime fasi, se la motivazione di ognuno dei due componenti della coppia è adeguata al proseguimento del percorso.
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Lo psicologo ha sempre l’obbligo di acquisire il consenso informato della persona che richiede la prestazione ma, nel caso di minori, tale consenso informato deve invece essere firmato da chi ne esercita la responsabilità genitoriale. Non bisogna confondere però l’obbligo di acquisizione del consenso informato con l’obbligo di segreto professionale rispetto a ciò che avviene durante i colloqui.